Fondamenti dell'eLearning: concetti chiave e best practice

Fin dalla prima edizione di Better than Bullet Points , pubblicata nel 2008, ho offerto numerosi workshop sulla progettazione dell'elearning, partendo dalla premessa del libro secondo cui un buon eLearning si basa sul design, non sul software. Gran parte della discussione ha sempre incluso il mio utilizzo dello storyboard. Gli storyboard mi aiutano a organizzare le mie idee e ad assicurarmi che il programma si muova in modo logico, a organizzare il layout degli scenari con un processo decisionale ramificato e a capire se un programma è diventato troppo "loquace". Ho sempre usato PowerPoint per questo, ma ho scoperto che aveva dei limiti: dovevo creare personaggi da zero, trovare e accontentarmi di foto che non erano esattamente come le avevo in mente, dover creare sfondi e ambientazioni a tavolino e difficoltà a sostituire intere scene. Storyboard That risolve tutti questi problemi per me e, ancora meglio, posso importare le celle dello storyboard finito dentro e fuori da PowerPoint.
Lo storyboard è un ottimo modo per provare scenari, assicurarsi di avere il giusto mix di personaggi e scorrere rapidamente i dialoghi che corrispondono. Uno dei problemi più comuni con i corsi di eLearning è il "problema del pulsante successivo", in cui la navigazione lineare conduce lo studente in modo piuttosto passivo da una schermata... a un'altra... a un'altra ancora. Lo storyboard di un caso o di una simulazione può aiutare a creare il layout per interazioni significative: le simulazioni che mostrano le conseguenze delle decisioni dello studente possono creare esperienze di apprendimento efficaci.
Ecco un esempio di un video storyboard utilizzato per un segmento di un corso di "assunzione". La realizzazione di un video è un'attività costosa e dispendiosa in termini di tempo, ed è importante che tutti abbiano ben chiaro come apparirà il prodotto finito. Prima di passare alla produzione video, si è discusso a lungo sui dialoghi e in particolare sui dettagli di come l'attore nel secondo scenario avrebbe dovuto apparire e parlare. All'epoca ho dovuto costruire lo storyboard da zero con degli omini stilizzati; ecco come potrebbe apparire se lo realizzassi in Storyboard That :

Ecco un altro esempio, tratto da un programma sulle leggi sulle pari opportunità di lavoro (EEO). Il corso include diversi scenari "cosa dovresti fare?" che ho inizialmente creato con Storyboard That :

La cliente ha deciso di utilizzare un modello base ed elementi comuni per l'intero corso. Alla fine ho eliminato lo sfondo e ho lavorato solo con i primi piani dei singoli individui. In questo caso, lo storyboard ha aiutato la cliente a decidere cosa non desiderava. Ecco come appare la versione finale:

Lo storyboard è un buon investimento sia in termini di tempo che di denaro. È un ottimo strumento per aiutarti a organizzare i tuoi pensieri, chiarire le aspettative con gli stakeholder ed evitare frustrazioni e rilavorazioni.
Informazioni sulla Dott.ssa Jane Bozarth
La Dott.ssa Jane Bozarth è una nota progettista di eLearning, relatrice e scrittrice del settore. È autrice di diversi libri, tra cui "Better than Bullet Points ". Non perdetevi la sua apprezzata rubrica mensile "Nuts and Bolts" su Learning Solutions Magazine . Potete trovarla su Twitter: @JaneBozarth e sulla sua pagina Facebook : www.facebook.com/Bozarthzone.
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